“Il perdurare dell’emergenza Covid-19 in Italia e la sua diffusione a livello globale sta creando notevole difficoltà all’intero comparto della filiera agroalimentare con la inevitabile contrazione dei consumi, per la chiusura dei pubblici esercizi e per le gravi ripercussioni anche sull’export delle nostre eccellenze agroalimentari – ha dichiarato Giovanni Arretini, Presidente della Confederdia (Confederazione Italiana dei Dirigenti, Quadri ed Impiagati dell’Agricoltura).
“In questi giorni di grave incertezza è fondamentale l’impegno di tutti per non creare allarmismo ed affrontare con grande senso di responsabilità la difficile strada per il recupero innanzitutto della salute dei cittadini, della coesione sociale ed una saldezza economica, oggi messa a dura prova.
“Credo che il decreto “Cura Italia” sia un primo passo importante – ha proseguito Arretini – ma siamo obbligati a guardare al futuro affinché le istituzioni italiane e europee mettano in campo risorse straordinarie a favore dei lavoratori e delle imprese. L’ulteriore decreto annunciato per aprile dovrà ampliare il sostegno alle imprese con provvedimenti specifici soprattutto per quei settori, quali il florovivaismo e l’agrituristico, che occupano migliaia di lavoratori e su cui più pesantemente è scesa la crisi. In questo senso gli strumenti della bilateralità possono diventare un valido contributo volto al superamento di questo particolare difficile momento. Dalle crisi si esce rafforzati lavorando tutti insieme, ognuno per le proprie competenze, per garantire salute, sicurezza e dignità dei lavoratori e delle loro famiglie.
“Per questo – ha concluso Arretini – ho molto apprezzato l’iniziativa della Ministra Bellanova che ha sollecitato un intervento straordinario del Governo per far fronte alla perdita di almeno 300 milioni di euro delle aziende agricole, floricole e dell’agriturismo.